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Orto Botanico di Padova

di Redazione
28 Giu, 2021
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L’orto botanico di Padova fu fondato nel 1545 ed è il più antico orto botanico al mondo ancora nella sua collocazione originaria. Situato in un’area di circa 2,2 ettari, dal 1997 è Patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

L’orto botanico di Padova nasce per la coltivazione delle piante medicinali che costituivano la maggioranza dei “semplici”, medicamenti provenienti dalla natura. Per tale ragione la denominazione primitiva dell’orto era “Giardino dei Semplici” (“Horti Simplicium“). L’Orto per la rarità dei vegetali contenuti e per il prezzo elevato dei medicamenti che da essi venivano ricavati era oggetto di frequenti furti notturni, nonostante le severe pene comminate dalla legge. Per tale ragione fu edificato un muro di recinzione circolare, tutt’oggi visibile e caratterizzante da qui il nome di “Hortus Cintus“.

Collezioni

La struttura odierna dell’orto mantiene sostanzialmente quella del progetto iniziale, opera di Daniele Barbaro, anche se presto modificata parzialmente dal Michiel: un quadrato inscritto in un cerchio rimanda all’ideale di un Hortus Conclusus, luogo paradisiaco destinato ad accogliere coloro che ricercassero il rapporto tra l’uomo e l’universo.

L’orto ha attualmente una superficie di quasi 22.000 metri quadrati e contiene oltre 6.000 piante coltivate, raccogliendo 3.500 specie differenti; che rappresentano, seppur in forma ridotta, una parte significativa del regno vegetale. La struttura è circondata da un muro circolare costruito nel 1552 per arginare i furti di erbe medicinali. All’interno quattro spalti sono a loro volta suddivisi in aiuole. Al centro una piscina per le piante acquatiche viene alimentata da un fiotto d’acqua calda proveniente da una falda posta a quasi trecento metri sotto il livello dell’orto.

Attualmente le collezioni includono:

  • piante insettivore (Queste piante sono ospitate nella prima delle serre ottocentesche, posta poco oltre la Porta Nord);
  • piante medicinali e velenose (Rappresenta la diretta continuazione dell’horto medicinale, comprende piante molto utilizzate in passato);
  • piante dei Colli Euganei e Rare (uno dei ruoli fondamentali degli orti botanici è quello di far conoscere al pubblico le specie vegetali più caratteristiche presenti nel territorio, al fine di preservarle);
  • piante introdotte (Essendo al centro di una fitta rete di scambi internazionali l’horto ebbe un ruolo chiave nell’importazione ed introduzione nonché acclimatazione di specie esotiche).

Alberi Storici

Nell’orto botanico dell’Università di Padova sono presenti alcune piante notevoli per la loro longevità, comunemente indicate come alberi storici. Ciascuna di queste, come tutte le piante conservate nell’orto, reca una apposita etichetta con il nome scientifico della specie, la famiglia di appartenenza, le iniziali del catalogatore che per primo la ha descritta ed infine l’anno di impianto nell’Orto.

Palma di Goethe (Chamaerops humilis)

Messa a dimora nel 1585 è attualmente la pianta più vecchia presente nell’orto botanico patavino, nota come “Palma di Goethe”. Situata in un’apposita serra ottagonale. I suoi vari fusti raggiungono l’altezza di 12 metri.

Acacia o robinia (Robinia pseudoacacia)

L’esemplare è la prima acacia (o robinia) introdotta in Italia; risale al 1662, ossia appena sessanta anni dopo la sua introduzione in Europa per opera del giardiniere del re di Francia Enrico IV, Jean Robin, dal cui cognome Carlo Linneo formò il nome del genere Robinia.

Platano orientale (Platanus orientalis)

Messo a dimora nel 1680 nell’Arboreto, nei pressi dell’ingresso: rappresenta una delle piante più vetuste presenti nell’orto. Albero particolarmente imponente, con la peculiarità di possedere un fusto cavo, conseguenza dell’attività di un fungo.

Magnolia (Magnolia grandiflora)

Indicata come magnolia sempreverde, l’esemplare più antico presente nell’Orto risale al 1786 ed è ritenuto uno dei primi introdotti in Italia, se non il primo in assoluto.

Cedro dell’Himalaya (Cedrus deodara)

Situato tra la Montagnola e la Fontana delle Quattro Stagioni, fu messo a dimora nel 1828, fu il primo esemplare di tale specie tradotto in Italia.

Ginkgo (Ginkgophyta)

Secondo la tradizione il maestoso ginkgo situato all’interno della Porta Nord venne importato in Padova nel 1750. Si tratta di un esemplare maschile su cui, verso la metà dell’Ottocento, fu innestato a scopo didattico un ramo femminile. La sua caratteristica forma a cono fu persa a causa di un fulmine. Lo stesso Wolfgang Goethe, affascinato dalla maestosa pianta le dedicò uno scritto.

Giardino della Biodiversità

Inaugurato nell’ottobre 2014, rappresenta la nuova parte dell’orto botanico, rendendolo una delle serre più avanzate al mondo, in questo campo. All’interno di questa nuova, futuristica, struttura sono raccolte più di 1.300 specie di piante, le quali spaziano da ogni clima presente nel globo. All’interno del Giardino le piante sono disposte secondo una metodologia fitogeografica, cosicché il visitatore ha l’immediata rappresentazione della ricchezza o povertà di biodiversità presente in ogni fascia climatica.


Università degli Studi di Padova, Orto botanico
Via Orto Botanico, 15

Orario di apertura e Prezzo biglietto

  • Aprile e maggio
    orario di apertura e chiusura: 9 – 19
    aperto tutti i giorni, festivi inclusi.
  • Giugno, agosto e settembre
    orario di apertura e chiusura: 9 – 19
    aperto tutti i giorni, festivi inclusi con eccezione dei lunedì feriali.
  • Ottobre
    orario di apertura e chiusura: 9 – 18
    aperto tutti i giorni, festivi inclusi con eccezione dei lunedì feriali.
  • Novembre, dicembre, gennaio, febbraio e marzo
    orario di apertura e chiusura: 9 – 17
    aperto tutti i giorni, festivi inclusi con eccezione dei lunedì feriali.

Il giorno di chiusura dell’orto botanico di Padova è il lunedì, ma nei mesi di aprile e maggio, l’orto resta aperto anche di questa giornata. Altri giorni di chiusura sono: 1 gennaio e 25 dicembre.

Il prezzo del biglietto standard è di 10 euro (per visitatori dai 18 ai 64 anni).

I visitatori over 65 pagano 8 euro.

I bambini fino a 5 anni entrano gratis. Anche il personale e gli studenti iscritti all’università di Padova possono accedere all’orto botanico senza pagare. Altre categorie che possono accedere gratuitamente sono i disabili (e accompagnatore) e persone con invalidità civile o portatori legge 104.

Il prezzo vede una riduzione a 5 anni per diverse categorie, quali:

  • Dai 6 anni ai 18 anni non compiuti
  • Studenti fino a 26 anni (portando libretto universitario o certificato di iscrizione, matricola..)
  • Possessori di Padova Card

Le visite guidate per scuole o gruppi durano un’ora e mezza e possono essere tenute in lingua italiana, inglese e francese. Ogni gruppo può essere composto al massimo da 30 persone.

Le visite guidate per scuole o gruppi sono esclusivamente su prenotazione.

tel. +39 049 8273939 (tutti i giorni, 09:00-17:00)

Tariffe: Adulti 80 euro/gruppo;

Scuole e studenti/personale università di Padova 70 euro/gruppo.