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I Borbone di Francia a Gorizia. Ricordi e immagini dell’esilio

di Redazione
1 Giu, 2025
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Il 21 ottobre 1836 Gorizia si ritrovò improvvisamente al centro delle cronache europee: il re di Francia Carlo X di Borbone, in esilio dopo la rivoluzione del 1830, era arrivato in città con la sua corte. Pochi giorni più tardi, il 6 novembre, il sovrano, che si era stabilito a Palazzo Coronini, morì di colera e fu sepolto nel vicino monastero della Castagnavizza.

Un re decaduto, un’esistenza nobile segnata dall’esilio, una città “straniera” che divenne rifugio e teatro silenzioso di un’ultima corte reale. Un tuffo nelle vicende storiche legate a Carlo X e ai suoi discendenti, ma anche nel lato profondamente umano dei reali di Francia, nelle loro personalità, relazioni familiari e rapporti con Gorizia. Questo il cuore della nuova mostra della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, “I Borbone di Francia a Gorizia. Ricordi e immagini dell’esilio”, allestita nelle Scuderie del palazzo e aperta al pubblico da giovedì 29 maggio 2025 fino a domenica 25 gennaio 2026.

A firmare la curatela dell’esposizione è Cristina Bragaglia, che ha saputo trasformare oggetti, immagini e documenti in un racconto capace di restituire tutta la complessità, storica e affettiva, di una famiglia reale in esilio.

La mostra è realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Gorizia, del Comune di Gorizia, del Goriški Muzej, del Frančiškanski samostan Kostanjevica, di Italia Nostra – Gorizia, di Borc San Roc e dell’associazione Fuselliamo.

UNA MOSTRA DI PRESTIGIO NELL’ANNO DELLA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA
Nel 2025, anno in cui Gorizia e Nova Gorica sono Capitale Europea della Cultura, la Fondazione Palazzo Coronini Cronberg ha voluto organizzare una mostra dedicata a un periodo storico affascinante e unico, che portògrande fama e prestigio alla cittàdi Gorizia: la presenza per quasi un decennio, nella prima metà dell’Ottocento, della corte dei Borbone di Francia in esilio e in cerca di pace. Una presenza che segnò Gorizia in profondità, trasformandola in meta di pellegrinaggi, salotti aristocratici e scambi culturali.

UN VIAGGIO TRA STORIA E IDENTITÀ EUROPEA
La mostra è anche un invito a riflettere sulla fragilità del potere, sull’identità europea costruita attraverso i suoi confini mobili e sul ruolo di Gorizia come crocevia di culture, destini e storie condivise. Un’occasione unica per scoprire un capitolo poco noto ma fondamentale del passato della città, arricchito da testimonianze materiali e da un racconto curato con rigore storico ed empatia narrativa.

L’esposizione non si limita a ricostruire le vicende storico-politiche legate a Carlo X e ai suoi discendenti, ma si concentra anche sul lato umano dei reali di Francia, esplorando le loro personalità, le loro relazioni familiari e il loro rapporto con la città isontina. Si evidenziano inoltre dettagli inediti sulla quotidianità della corte a Gorizia, le loro nuove abitudini notevolmente ridimensionate rispetto agli standard cui erano avvezzi, i loro svaghi e le loro preoccupazioni, permettendo così di tracciare il profilo della nuova, fragile ma autentica, dimensione di vita trovata dai Borboni nella città mitteleuropea. Per la prima volta vengono presentati i souvenir borbonici raccolti dal conte Guglielmo Coronini Cronberg, tra cui stampe, dipinti, oggetti e vere e proprie reliquie. Sono inoltre esposti anche documenti inediti dell'Archivio Coronini, che offrono nuove informazioni sui rapporti tra i reali francesi e la nobiltà goriziana. A questi si aggiungono alcuni preziosi oggetti provenienti da collezioni private.

Particolare attenzione viene riservata anche ai luoghi in cui vissero i Borbone durante il loro esilio, offrendo un'immersione nella vita quotidiana della corte, consentendo di immaginare le serate a Palazzo Strassoldo durante le quali i Borbone ricevevano la nobiltà goriziana. Non manca infine un focus sul modo in cui Gorizia veniva percepita da alcuni illustri viaggiatori francesi dell'epoca che, nei loro resoconti, offrono punti di vista discordanti sulla città e i suoi abitanti.

IL PERCORSO DELLA MOSTRA
L’esposizione si articola in tre sale, attraverso un racconto scandito da immagini, oggetti e documenti che intende ricostruire le vicende dei reali di Francia che vissero a Gorizia e il loro legame con la città. Negli anni dell’esilio infatti si sviluppò una vasta produzione di immagini e suppellettili con evidenti finalità propagandistiche: alcuni di questi souvenir borbonici, raccolti dallo stesso conte Guglielmo, sono oggi custoditi nelle collezioni Coronini Cronberg e sono affiancati nell’esposizione da opere e testimonianze provenienti da raccolte pubbliche e private.

La prima sala è dedicata a Carlo X, dalla giovinezza alla corte di Versailles fino all’esilio che lo vide arrivare a Gorizia insieme alla famiglia, a suo figlio Luigi Antonio duca d’Angoulême e a sua nuora Maria Teresa Carlotta, figlia di Luigi XVI e Maria Antonietta. Nella seconda sala si ripercorrono le vicende dei duchi di Berry (Carlo Ferdinando d'Artois, secondogenito di Carlo X, e Maria Carolina di Borbone delle Due Sicilie) e della loro primogenita Luisa d’Artois. Infine, nella terza, si dipana il racconto della vita di Enrico duca di Bordeaux e conte di Chambord e del soggiorno dei Borbone a Gorizia.


  • Dove: Fondazione Palazzo Coronini Cronberg - Gorizia
  • Quando: dal 29 Mag. al 25 Gen. 2026
  • Orario: da Mer. a Ven. 10.00-18.00; Sab. Dom. 10.00-19.00
  • Prezzo: intero € 6,00; ridotto € 3,00
  • Sito Ufficiale