Bosch e un altro Rinascimento
Il percorso espositivo presenta un centinaio di opere d’arte tra dipinti, sculture, arazzi, incisioni, bronzetti e volumi antichi, inclusi una trentina di oggetti rari e preziosi provenienti da wunderkammern.
Jheronimus Bosch (1453 – 1516) è noto in tutto il mondo per il suo linguaggio fatto di visioni oniriche e mondi curiosi, incendi, creature mostruose e figure fantastiche.
In questo ricchissimo corpus spiccano alcuni dei più celebri capolavori di Bosch e opere derivate da soggetti del Maestro, mai presentate insieme prima d’ora in un’unica mostra. Bosch è infatti autore di pochissime opere universalmente a lui attribuite e conservate nei musei di tutto il mondo. Proprio perché così rari e preziosi, difficilmente i capolavori di questo artista lasciano i musei cui appartengono, e ancora più raramente si ha la possibilità di vederli riuniti in un’unica esposizione. Proprio per la fragilità e la peculiarità dello stato di conservazione, alcune opere dovranno rientrare nelle loro sedi museali prima della chiusura della mostra. Si tratta delle opere del Museo Làzaro Galdiano di Madrid e delle due opere prestate dalle Gallerie degli Uffizi.
L’esposizione di Palazzo Reale non è una monografica convenzionale, ma mette in dialogo capolavori tradizionalmente attribuiti al Maestro con importanti opere di altri maestri fiamminghi, italiani e spagnoli, in un confronto che ha l’intento di spiegare al visitatore quanto l’‘altro’ Rinascimento, non solo italiano e non solo boschiano, negli anni coevi o immediatamente successivi influenzerà grandi artisti come Tiziano, Raffaello, Gerolamo Savoldo, Dosso Dossi, El Greco e molti altri.
Attraverso un lavoro di ricerca durato cinque anni, la mobilitazione di una rete di cooperazione culturale internazionale senza precedenti tra governi, ambasciate, musei, istituti culturali e collezionisti, è nata una mostra unica per la potenza del racconto di un’intera epoca artistica e per l’importanza e la varietà dei confronti presenti in mostra.
In particolare, grazie alla collaborazione tra istituzioni italiane, come l’Ambasciata d’Italia in Portogallo, e istituzioni come l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona e il Museu Nacional de Arte Antiga, a Palazzo Reale sarà possibile ammirare il monumentale Trittico delle Tentazioni di Sant’Antonio, opera che ha lasciato il Portogallo solo un paio di volte nel corso del Novecento e giunge ora in Italia per la prima volta. Al Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona viene prestata in cambio la ‘nostra’ Pala Trivulzio (nota anche come Madonna in gloria e Santi) di Andrea Mantegna, che fa parte delle Raccolte artistiche del Castello Sforzesco.
Altro importante prestito, frutto di uno scambio con la città di Bruges, è l’opera monumentale del Maestro, proveniente dal Groeningemuseum di Bruges, il Trittico del Giudizio Finale, che originariamente faceva parte della collezione del cardinale veneziano Marino Grimani.
Fondamentali per il progetto espositivo il prestito del Museo del Prado dell’opera di Bosch, Le tentazioni di Sant’Antonio, e i capolavori del Museo Lázaro Galdiano, che ha concesso la preziosa tavola del Maestro San Giovanni Battista. E ancora, sempre di Bosch, il Trittico degli Eremiti delle Gallerie dell’Academia di Venezia, proveniente dalla collezione del cardinale Domenico Grimani, collezionista fra i più importanti del suo tempo e tra i pochissimi proprietari delle opere di Bosch in Italia.
- Dove: Palazzo Reale – Milano
- Quando: dal 9 Nov. al 12 Mar. 2023
- Orario: da Mar. a Dom. 10.00-19.30
- Prezzo: intero € 15,00; ridotto € 13,00