Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano
Dall’età del bronzo fino all’età imperiale, la grande tradizione di produzioni in bronzo di quest’area dell’Etruria è raccontata in un percorso ricco di suggestione: come l’acqua calda delle sorgenti termali si fa vortice e diviene travertino, così il visitatore scopre come le offerte in bronzo incontrino l’acqua calda, non solo a San Casciano dei Bagni, ma anche in una moltitudine di luoghi sacri del territorio.
L’esposizione, in programma dal 16 febbraio fino al prossimo 30 giugno, presenta al pubblico le straordinarie scoperte effettuate nel 2022 e le novità venute alla luce nel 2023 nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni.
L’allestimento, a cura del Direttore generale Musei, Massimo Osanna e di Jacopo Tabolli, professore dell’Università per Stranieri di Siena, si snoda come un viaggio attraverso i secoli all’interno del paesaggio delle acque calde del territorio dell’antica città-stato etrusca di Chiusi.
Saranno esposte numerose statue e statuette bronzee, ex-voto e migliaia di monete ritrovate nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande a San Casciano dei Bagni, che narrano una storia di devozione, di culti e riti in luoghi sacri dove l’acqua termale era usata anche a fini terapeutici. L’eccezionale stato di conservazione delle statue ha permesso di tramandare lunghe iscrizioni in etrusco e latino che restituiscono nuovi dati sul rapporto tra Etruschi e Romani, sui culti presso le sorgenti termali e sulle divinità qui venerate.
Tra i reperti mai esposti al pubblico spicca la statua in bronzo che rappresenta una figura femminile con le mani aperte per la preghiera. La donna indossa un chitone e un mantello; il suo viso è incorniciato da una chioma finemente pettinata e lunghe ed eleganti trecce avvolte cadono sul petto. La scultura rimanda a figure con manto trasverso diffuse sin dalla prima età ellenistica, e può essere datata alla metà del II secolo a.C. Il manufatto è stato rinvenuto nell’insieme di offerte all’interno della vasca sacra, in un gruppo di statue che abbracciavano un grande tronco di quercia. La scultura di devota orante era deposta a testa in giù, come a voler rivolgere la sua preghiera verso il cuore della sorgente termale.
La mostra, promossa dal Ministero della Cultura, è stata realizzata grazie alla collaborazione tra una pluralità di istituzioni; organizzata dalla Direzione generale Musei presenta i risultati degli scavi archeologici in concessione al Comune di San Casciano dei Bagni dalla Direzione generale Archeologia, Belle arti e Paesaggio, con la tutela della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo. Il coordinamento scientifico è affidato all’Università per Stranieri di Siena mentre i restauri sono avvenuti con il supporto dell’Istituto Centrale del Restauro.
- Dove: Museo Archeologico Nazionale di Napoli
- Quando: dal 16 Feb. al 30 Giu. 2024
- Orario: Tutti i giorni 9.00-19.30; chiuso Mar.
- Prezzo: Incluso nel biglietto d'ingresso museo